I
nostri corrispondenti dall'estero…
IL
CAMPO DI LAVORO A BALAZUC
Cinque
chilometri prima di Balazuc, la regione Francese dell'Ardè
che è uguale a molte nostre zone collinari, ma quando entri
in questo piccolo paesino capisci che ti stavi sbagliando, stavi
entrando in un paradiso conosciuto da pochi, in un luogo in cui
non stonava niente, eccetto qualche francese di troppo. Il campo
del Vieil Audon si trova al centro di questo grande canyon ed
è composto da un insieme di case ricostruite da baldi giovani,
soprattutto francesi. La vita che si fa in questo piccolo paradiso
è totalmente diversa da quella cittadina, è una
vita selvaggia tanto amata dai giovani francesi e che non è
molto conosciuta da noi italiani; quando siamo arrivati per la
prima volta ci siamo sentiti veramente liberi ed i francesi (uniti
a qualche spagnola ed olandese) sembravano molto simpatici. Il
Vieil Audon è gestito da cinque persone che vi risiedono
ed invitano un gran numero di giovani durante tutti i periodi
dell'anno per trascorrere insieme momenti gioiosi, unendo il lavoro
(che non è sicuramente duro, parola di un italiano) ed
il divertimento. Ciò che caratterizza questo campo di lavoro
è lo stile di vita: tutto è in relazione con la
natura, è per questo che viene definito "campo ecologico".
Qui si imparano le più moderne tecniche per la costruzione
di una casa utilizzando i mezzi più avanzati e meno costosi,
si fanno gite nelle grotte, si dorme sotto le stelle vicino ai
cavalli selvatici e si conosce una specie di popolazione, quella
francese, che è totalmente differente dalla nostra. Per
quanto riguarda l'alimentazione le ragazze saranno sicuramente
contente: si torna in Italia con qualche chilo in meno, questo
è dovuto al cibo biologico, ma niente paura, a Balazuc
c'è un piccolo negozietto che ha una grandissima riserva
di NUTELLA! Penso che la Nutella sia il modo migliore per comunicare
all'estero, quando ti vedranno con quel piccolo barattolo innocente
avrai una schiera di francesi intorno che non aspetteranno altro
che tu apra quel recipiente. Sicuramente l'esperienza fatta da
me e da altri coraggiosi italiani non può essere raccontata
in queste poche righe ed è per questo che vi invito a recarvi
in quella terra un po' sperduta, ma che rimarrà sempre
nei vostri cuori.
Ermanno
Da
oltre la Manica ci giunge voce che…
Un
consiglio per tutti: superate la Manica e sbarcate in Inghilterra
per partecipare ad uno o, se siete coraggiosi, due o più
campi di lavoro. Non ve ne pentirete: da questa strana razza bionda
non c'è che da imparare: imparerete ad amare l'Italia,
ma non solo, qualunque terra continentale vi parrà stupenda
in confronto a questo piovoso isolotto troppo verde nelle campagne
e troppo grigio nelle città, ma troppo ventoso dappertutto.
Certo è che partendo rimpiangerete le ore trascorse nei
pubs forniti di venti o trenta birre differenti, vi mancheranno
i cori intonati post birra, il lardo delle colazioni che digerirete
probabilmente solo dopo essere tornati in Italia…Insomma,
dovrete assolutamente tornarci almeno una seconda volta per convincervi
definitivamente che una terza non ci sarà.
Pietro
Due
modi diversi di vivere lo stesso cantiere:
Eravamo
le uniche italiane del campo…
Salve!
Sono Nicoletta e quest'estate ho deciso di trascorrere una vacanza
un po' "diversa" da quelle classiche. Io e una mia amica
abbiamo partecipato ad un cantiere per giovani a Cannes. Eravamo
le uniche Italiane del campo e in effetti i primi giorni sono
stati un po' critici ma poco dopo ci siamo ambientate.
I ragazzi/e francesi erano tutti simpatici e fin dall'inizio molto
gentili e disponibili.
Anche se la sveglia era allle 7.30 e il lavoro un po' stancante,
le pre del giorno erano molto divertenti. Al pomeriggio andavamo
in spiaggia, facevamo kayac, sub, giocavamo a volleyball…
Alla sera andavamo ai concerti, a ballare, giocavamo a giochi
di società e guardavamo le stelle! Ho approfondito le mie
conoscenze linguistiche in modo simpatico parlando e scherzando
con i mei coetanei francesi.
E' stata un'esperienza molto particolare e positiva!!!
Nicoletta
Ho
passato due settimane diverse, ma non era proprio quello che mi
aspettavo…
Mi è stato presentato questo tipo di vacanza tramite la
scuola e devo dire che subito sono stata incuriosita dall'esperienza
che avrei potuto fare. Sono partita per Cannes con l'intenzione
di approfondire la mia conoscenza del francese, anche se la parola
"cantiere" un po' mi spaventava. Ho passato due settimane
molto diverse da ciò che avevo immaginato…hanno un
po' deluso le mie aspettative.
Questo per molti motivi. Primo tra tutti il fatto che i Francesi
hanno molti pregiudizi nei confronti di noi Italiani ( ma non
voglio generalizzare, infatti io e la mia amica abbiamo riscontrato
questo comportamento da parte degli adulti); le ore di cantiere
poi, erano presentate a volte troppo severamente e duramente e
noi ragazzi abbiamo avuto qualche divergenza con gli animatori.
Negli ultimi giorni, però, siamo riuscite a legare maggiormente
con gli altri ragazzi e ragazze; le attività del catamarano
e del kayak sono state divertenti, l'isola è stupenda,
la città di Cannes magica.
Ripeterei forse quest'esperienza, ma solo nel caso in cui gli
animatori fossero più disposti a scherzare e divertirsi
con noi, e che svolgessero il loro ruolo con uno spirito diverso,
non da supervisori.
Enrica